6 apr 2024

PUGLIA E BASILICATA 2024

A metà marzo io e mio marito abbiamo viaggiato in Puglia e in Basilicata. Visitando le città che non avevamo ancora conosciuto, ci siamo diretti verso Martina Franca dove abbiamo i cari amici. Comunque siamo tornati in Puglia dopo nove anni. Finalmente!
Per prima abbiamo visitato Lavello in Basilicata.
La piazza Matteotti si trova al confine tra la città vecchia e quella nuova. La grande fontana domina la piazza a cui si affaccia l'Istituto Comprensivo Statale molto bello.
Poi siamo arrivati a Melfi. Alla sommità della collina svetta il castello dove Federico II promulgò le Costituzioni di Melfi nel 1231.
È sempre divertente perdersi nelle viuzze del quartiere medievale. Anche se stavolta ho passeggiato molto meno del solito a causa del femore non del tutto guarito.
Lungo la strada verso Venosa, abbiamo trovato un paesaggio molto suggestivo. Nel  prato sparso di grotte c'è una chiesetta con campanile.
Ci siamo fermati ad ammirare incantati questa vista affascinante, ma non sapevamo di che si tratta.
Dopo essere rientrata a casa me ne sono informata un po', e ho saputo che si tratta del villaggio di Sanzanello dove sono stati rinvenuti le testimonianze semirupestre risalenti al Paleolitico, i resti di ville di epoca romana ed anche un tratto dell'antica Via Appia!
Le grotte furono utilizzati, durante il periodo romano, come mitrei, sepolcreti e catacombe, mentre intorno all'anno mille divennero luoghi di rifugio e preghiere per gli eremiti. Nei secoli successivi furono adibite a granai, cantine, masserie e trappeti. In epoca medievale fino al XX secolo venivano utilizzate come ricoveri per i pastori, porcaccerie e masserie, ed in epoche successive vennero utilizzate come caseifici, forni, trappeti e fovee per la conservazione di alimentari.
Poi siamo arrivati alla città di Orazio, Venosa.
Da quando ho conosciuto questo grande filosofo, famoso anche per le odi "Carpe diem", volevo visitare questa città.
La città di Venosa è molto interessante e molto elegante e non si stanca mai di passeggiare.
Passeggiando si può trovare dappertutto le cose antiche, come la Casa di Orazio risalente al II secolo a.C.,
la Fontana Angioina (1298) con due leoni in pietra,  
la Fontana Messer Oto (1313-1314) e un bassorilievo romano (I secolo d.C.)...
La bellissima vista dalla finestra dell'albergo è una delle cose indimenticabili di questo viaggio. Forse non è cambiata quasi niente da 2000 anni fa ed è identica a quella che anche Orazio vedeva...
Questa foto Comune di Venosa
Un po' fuori della città si trova il complesso della Santissima Trinità di Venosa. È composto di due chiese ed ha un fascino caratteristico. 
La chiesa antica fu costruita tra il V e il VI secolo dove si trovava un edificio paleocristiano a sua volta costruito sulle rovine di un tempio pagano dedicato a dio Imene. È molto interessante il complesso composto di più edifici di epoche e stili diversi. 
La costruzione della chiesa Incompiuta (la chiesa nuova) fu iniziata tra l'XI e il XII secolo per ampliare quella antica, ma non fu mai portata a termine.
Accanto alla chiesa Incompiuta, c'è un parco archeologico dove si trovano i resti monumentali della colonia romana di Venusia, fondata nel 291 a.C., dal periodo repubblicano fino all'epoca medievale.
Dall'impianto termale costruito nel I secolo d.C., fino ai resti di ville romane con i meravigliosi mosaici pavimentali, tutti sono ben conservati e si capisce quanto era fiorente questa colonia di Venusia con 20.000 abitanti quasi doppio di quelli attuali.
Mi è piaciuta la città di Venosa così tanto che mi dispiaceva lasciarla, ma poi finalmente ci siamo diretti verso Puglia!

6 mar 2024

LA COPPA DI APOLLO

È il diario di viaggio di Mishima Yukio che fece il giro del mondo per quattro mesi e mezzo tra il 1951 e il 1952. È composto da "Diario di navigazione", "Nordamerica", "Sudameria-Brasile", "Europa" e "Epilogo".

Era il suo primo viaggio all'estero, perché allora il Giappone era ancora sotto occupazione americana ed era vietato ai cittadini normali viaggiare all'estero.
Per partire Mishima ottenne l'incarico di inviato speciale grazie a un amico di sua madre, responsabile del quotidiano "Asahi Shinbun".

I racconti furono pubblicati sulle diverse riviste letterarie nel 1952. E poi nella parte seconda e nella parte terza di questo libro sono raccolti anche altri diari di questo viaggio non inclusi nella versione originale.

È sempre un grande piacere per me leggere gli scritti di Misima, e leggere i questi scritti vividi, pieni di emozione e diversi dai suoi romanzi è stato molto interessante.

Per inciso, in Italia visitò Roma e Venezia.
Da noi si dice che i fiori di Ume (pruno) sono i precursori dei cento fiori. Quest'inverno è eccezionalmente mite e i fiori di pruno sono sbocciati e caduti in grande anticipo.
All'inizio di febbraio, al parco nazionale del palazzo imperiale di Kyoto ho inaspettatamente trovato i pruni già in fioritura.
Il nome Robai di questi fiori gialli significa "pruno di cera" e i fiori hanno un profumo simile a quello di fiori di pruno, anche se non è di stesso genere di pruno. I petali sono così sottili e trasparenti come il suo nome rappresenta.
Ad un pasticceria vicino al palazzo imperiale ho mangiato "Tsybakimochi" che è un dolce di riso farcito di marmellata di fagioli rossi e coperto da due foglie di camelia.

La camelia è di buon auspicio e si crede che caccia via i maligni. Nel periodo in cui i fiori sono pochissimi, vengono utilizzate le foglie di camelie aspettando la primavera.

Questo dolce ha una lunga storia, almeno più di 1000 anni. È descritto nel romanzo  "Genjimonogatari" scritto dalla scrittrice Murasaki Shikibu nell'XI secolo.

Nel romanzo i giovani aristocratici mangiarono allegramente questi dolci e la frutta come i mandarini e le pere dopo aver giocato con il pallone (un gioco che si chiama "Kemari").

Mangiando questo dolce mi è sembrato di vedere questi giovani...
I fiori di pruno pendulo sono molto appariscenti.
Anche nel giardino del nostro appartamento ho trovato i fiori di pruno così teneri...
Ho già mangiato lo yomoghi mochi, un dolce fatto di riso cotto di vapore, pestato insieme con l'assenzio che appena è germogliato e farcito di marmellata di fagioli rossi. Ha un profumo di primavera, e sono pazza per questo dolce. Quanti potrò mangiarne in questa primavera...? 

5 feb 2024

IL MIO PRIMO GIORNO IN GIAPPONE / GIAPPONE

Il 4 aprile 1890 Lafcadio Hern (Yakumo Koizumi) sbarcò a Yokohama in Giappone e salì subito su un risciò per farsi portare in giro per le vie della città. Ecco è il suo primo giorno in Giappone.

L'aria del mattino fresca e limpida, il cielo straordinariamente traslucido, il risciò accogliente, il blu scuro affascinante dei drappeggi dei negozi e degli abbigliamenti popolari, e gli sguardi e gli sorrisi soavi e bonari della gente... pensò di aver scoperto "il mondo elfico" o "il regno delle fate".

E ricevette "la prima vera sensazione di essere in Oriente, in quell'Estremo Oriente di cui aveva letto tanto, che aveva tanto sognato". Dalle parole di Hern rimasto affascinato e incantato da tutte le cose che ha visto traspariscono le meraviglie e le eccitazioni.

Il Giappone appena aperto agli stranieri dopo circa 300 anni di isolamento per la volontà politica di evitare le influenze estere, era ancora rimasto nell'medioevo e incontaminato, ma aveva tanta possibilità in futuro. Quando penso a questo periodo, non posso a fare a meno di provare invidia. È davvero splendente mentre adesso stiamo vivendo in un paese in declino che vive solo con l'eredità che i nostri nonni hanno costruito e mantenuto a fatica.

Hern, noto anche con lo pseudonimo di Koizumi Yakumo (27 giugno 1850-26 settembre 1904), è stato un giornalista, scrittore e iamatologo irlandese, famoso per  le sue raccolte di leggende giapponesi e storie di fantasmi, decise di rimanere in Giappone proprio il primo giorno in Giappone. Un anno dopo sposò la figlia dell'ex samurai di Matsue, venne neutralizzato giapponese e visse in Giappone per 14 anni fino alla morte nel 1904.
Anche in questo libro composto di 9 saggi Hern racconta le sue esperienze in Giappone. Fra questi è molto interessante "Il capoluogo della provincia dei Dei" in cui racconta i giorni vissuti a Matsue.
I paesaggi sono descritti come fossero i quadri, e soprattutto la scena della preghiera mattutina è impressionante come se vedesse un film.

"E ora, dalla riva del fiume che lambisce il giardino, ecco giungere un batter di mani -uno, due, tre, quattro colpi- ma gli arbusti nascondono chi batte alla vista. Al contempo però, sulla riva opposta dell'Oshimagawa (fiume), vedo uomini e donne scendere i gradini di pietra delle banchine, ciascuno con un piccolo asciugamano azzurro infilato nella cintola. Si lavano faccia e mani e si sciacquano la bocca, le consuete abluzioni prima della preghiera shintoista. Quindi si voltano verso il sole e battono le mani quattro volte e pregano. Dal lungo, altro ponte bianco provengono altri battimani, come un'eco, e altri ancora da lontane imbarcazioni, sulle quali vedo pescatori dalle membra nude, in piedi, con la fronte china verso l'est dorato. Ora i battimani si moltiplicano, diventano una raffica quasi continua di colpi. Perché tutta la popolazione sta salutando il sole che sorge..."

È una scena serena e pacifica, e mi sembra di sentire quei battimani...
Finalmente mi sono liberata dalle stampelle anche se non posso ancora camminare come prima. Da noi ci togliamo le scarpe all'ingresso della casa per cui ci vogliono le due paia di stampelle, un paio per fuori e l'altro per dentro. Sono molto grata a queste stampelle che mi hanno aiutato tanto in questi due mesi...
Il dolce che rappresenta "Otafuku" che significa "fortuna".
Il dolce che rappresenta Oni (demone).

Il 3 febbraio si festeggia la festa di Setsubun.
È il giorno che precede l'inizio della primavera che rappresentava l'inizio dell'anno secondo il calendario lunare . 
E all'ultimo giorno dell'anno, per iniziare serenamente un nuovo anno sbarazzandosi dei mali accumulati in un anno e cacciando via gli spiriti malvagi che si credeva nascere ai cambiamenti delle stagioni, si celebrano i vari riti.
Purtroppo quest'anno non ho potuto visitare i templi per assistere i riti, ma a casa abbiamo mangiato i cibi e i dolci tipici di questa festa augurandoci la salute e la felicità...

11 gen 2024

BUON ANNO 2024

Un paio di draghi disegnati sul soffitto del tempio Kenninji a Kyoto (2002 Koizumi Junsaku)
È iniziato il 2024, l'anno del drago. È l'unico animale immaginario tra i dodici segni dello zodiaco orientale. In Giappone la sua figura assomiglia al grosso serpente, ha le ottantuno scaglie sul dorso, le quattro zampe che hanno rispettivamente le cinque dite, un paio di corna, la faccia lunga con un paio di baffi lunghi e le orecchie. È venerato come la divinità dell'acqua.
I disegni di draghi sulle porte scorrevoli del tempio Kenninji a Kyoto (1599 Kaiho Yusho)
Molto spesso viene disegnato sullo soffitto del tempio buddista o sulle porte scorrevoli come un simbolo di buon auspicio o essendo la divinità dell'acqua come la prevenzione contro gli incendi. E la pallina che tiene in mano è il gioiello (Nyoi hoju) che realizza qualsiasi desiderio ed è proprio il "dragon ball" da cui quel famosissimo manga prese spunto.
Anche quest'anno ho visto il primo raggio dell'alba del primo giorno dell'anno. È stato sereno, limpido e persino divino. E mi sono sentita purificata.
Quest'anno il nostro Osechi, i piatti tipici del capodanno è molto sobrio... neanche ho potuto tirare fuori le stoviglie per il capodanno dalla parte più profondo e alto della credenza... 
Al Capodanno abbiamo visitato il tempio scintoista Tomi, il mio posto preferito. Con la decorazione con i pini ed i bambù, l'atmosfera è stata molto bella. Volevo visitarlo ad ogni costo, ma salire le lunghe scalinate con le stampelle è stato molto più penoso e difficile di quanto pensassi.
A sinistra la foto scattata due mesi fa, a destra quella scattata al Capodanno
Al Capodanno anche i komainu (leone-cane di pietra) hanno i bavaglini nuovi di zecca.
Il 7 gennaio si mangia il nanakusagayu (riso in bianco con sette erbe). 
Si crede che le erbe che germogliano in primavera allontanano gli spiriti malefici e prevengono ogni genere di malanni. Ma anche mangiando qualcosa di leggero si deve riposare lo stomaco stanco dopo le feste...
Il dolce Unryu che rappresenta il drago sulla nuvola è proprio adatto a questo Capodanno.

L'anno del drago è più fortunato tra i 12 segni. In quell'anno si accresce l'energia positiva, tutte le cose si vibrano, sono pieni di energia e crescono bene, quindi gli sforzi che abbiamo fatto finora daranno i loro frutti.

Ma purtroppo non so se l'energia si è accresciuta troppo, il primo gennaio, nella regione Noto la terra ha tremato e ha provocato tante vittime (attualmente più di 200) e gravissimi danni. Ancora una regione è stata completamente devastata dai terremoti e dai maremoti. Per di più è successo proprio al Capodanno, la festa più importante quando tutti si riunivano in famiglia.

Poi il giorno dopo, nell'aeroporto Haneda di Tokyo è avvenuto l'incidente aereo tra il volo di linea del Japan Airlines (JAL) e il velivolo della guardia costiera diretto alla zona terremotata per fornire aiuti per i terremotati.
Tutti i 367 passeggeri e i 12 membri dell'equipaggio a bordo del volo JAL sono stati evacuati con successo dall'aereo avvolto dalle fiamme, ma i 5 dei 6 membri dell'equipaggio della guardia costiera hanno perso la vita. È stato un vero e proprio disastro. Se penso a loro mi stringe il cuore...

È desolante vedere le case distrutte, le strade contorte, gli evacuati confusi e afflitti, e anche i voli in fiamme. Mi sento 

Da noi l'inizio dell'anno è stato inquietante e non so immaginare come andrà quest'anno... spero solo che non accadano più le cose terribili...