26 feb 2018

GUANCIALE D'ERBA


"Salendo per il sentiero di montagna, ho riflettuto. Se si comporta solo in modo ragionevole, si scontra con gli altri. Se si preoccupa solo dei sentimenti dei altri, viene preso alla sprovvista. Se insiste, si sente a disagi. Comunque è difficile vivere in questo mondo degli uomini. Quando il malessere di abitarvi si aggrava, si desidera traslocare in un luogo in cui la vita sia più facile. Quando si capisce che vivere è arduo dovunque ci si trasferisca, nasce la poesia, nasce la pittura."

Quando l'avevo letto da giovane, tanti tanti anni fa, non mi aveva impressionato in modo particolare questo brano iniziale troppo famoso. Ma ora che l'ho riletto, mi ha penetrato a fondo nella mente...

Per allontanarsi dal mondo mondano il protagonista, un giovane pittore-poeta partì per viaggiare. E quando villeggiava in un albergo con le terme tra le montagne, incontrò la figlia del proprietario, divorziata, bella ma eccentrica. Lei gli chiede di dipingere il suo ritratto, ma non gli viene voglia. Ma trascorrendo i giorni, arriva il momento in cui gli viene l'ispirazione…

E' uno dei capolavori di Soseki Natsue (1867-1916), e tutta la parte del romanzo è cosparsa dei suoi pensieri che condivido pienamente, ed è molto più interessante di quanto pensavo prima.
In quest'inverno il freddo era eccezionale. Faceva sempre molto freddo, ma in questi giorni finalmente si allenta un po' e ora penso un po' alla primavera...

Non vedo l'ora che la primavera arrivi, secondo la previsione di una settimana fa, i fiori dei ciliegi si sbocceranno ad Osaka, il 26 marzo. Meno male che la primavera non arriverà né in ritardo né in anticipo ma (speriamo) puntuale...

2 commenti:

Ariano Geta ha detto...

L'ho letto, un libro davvero poetico. Mi sentivo in vacanza, avevo l'impressione di stare anch'io col narratore in villeggiatura nella stazione termale.

Titti ha detto...

@ Ariano Geta,
ricordo che una volta l'hai citato. Infatti è molto poetico...